Cdp in Telecom? �Non rispondo su aziende quotate e a mercati aperti: dico solo che il Governo in passato ha scelto la strada della privatizzazione. Sulle valutazioni dei soci di Telecom e Cdp non apro bocca�. Cos� il premier Matteo Renzi sull�ipotesi di uno scambio azionario centrato su Metroweb che porterebbe la Cdp nel capitale di Telecom.
�Ipotesi prematura�, la definisce l�ad di Telecom Marco Patuano. Del resto a livello aziendale si sta lavorando al progetto per cablare quasi 250 citt�, lavoro gi� sostanzialmente completato, che necessita per� di un passaggio con le autorit�. Non solo con l�Agcom, dal momento che l�ingresso di Metroweb nell�orbita dell�incumbent farebbe ricadere i prezzi in regime regolamentato, ma anche con l�Antitrust, tanto pi� che nell�accordo potrebbe rientrare Metroweb Milano, che detiene la rete in fibra ottica meneghina gi� in funzionamento. Nel settembre dell�anno scorso Telecom aveva riavviato i contatti con un�offerta proprio per Metroweb Milano, e solo successivamente il dialogo era evoluto sullo sviluppo congiunto della fibra su base greenfield.
�Abbiamo lavorato molto con i colleghi di Metroweb e abbiamo definito la possibilit� di avere un ampliamento del nostro piano originale di 100 citt�, ha detto Patuano a margine di un convegno, precisando che �ci sono tematiche di tipo regolatorio� che saranno verificate a gennaio con le Autorit�. Il consiglio, al quale hanno partecipato anche i rappresentanti di Vivendi, �� stato informato�.
Ma a quanto risulta, ci sarebbero anche in parallelo contatti al vertice tra Cdp e Parigi. Ad agosto Renzi aveva incontrato il presidente di Vivendi Vincent Bollor� e nelle settimane scorse anche il potenziale sfidante Xavier Niel, accompagnato dal presidente della Cdp Claudio Costamagna. Cdp da parte sua ha ribadito di avere, come il Governo, l�obiettivo di accelerare la diffusione della banda ultralarga e nel contempo di valorizzare Metroweb.
Per la prima volta, in un�intervista rilasciata a �La Stampa�, il patron di Iliad ha chiarito quali sono le sue idee su Telecom. Niel ha insistito sul fatto che Telecom deve accelerare sulle reti di nuova genrazione, ma tenendo le tariffe pi� basse. Si � detto convinto che il gruppo possa aspirare a essere soggetto e non invece oggetto nel processo di consolidamento che prima o poi partir� anche in Europa, che non essere presente al di fuori dell�Italia pu� essere �un�opportunit� per arrivare altrove con soluzioni nuove. Ha sottolineato che le attivit� di Telecom in Brasile possono essere �una vera occasione per portare la crescita di quell�area del mondo nei conti�. Ma ha avvertito che �gli azionisti dovranno dare a Telecom i mezzi� per fare tutto ci�. Si � detto scettico sulla convergenza contenuti/tlc che invece sembra essere il progetto sposato da Vivendi, osservando che �non � detto che unire operatori di tlc e societ� che forniscono contenuti sia la scelta migliore: sono due mestieri completamente differenti e chi opera nelle telecomunicazioni rischia di trovarsi troppo vincolato se si lega a un solo fornitore�. E, infine, ha smentito collegamenti con Orange: �Io sono un investitore industriale, non lavoro per altri�.
�Quella di Niel � una visione industriale forte e chiara - ha commentato Patuano - Poi le visioni di alto livello bisogna saperle declinare�. L�ad di Telecom ha aggiunto che � d�accordo sull�esigenza di accelerare gli investimenti in fibra, un po� meno invece su praticare prezzi bassi. Patuano ha anche commentato l�ingresso di Vivendi in cda sostenendo che � pienamente legittimo per un azionista col 20% essere rappresentato nel board, ma che �la soluzione � stata la pi� spettacolare, il che non � mai bene quando si parla di finanza�.
A favore dell�ingresso di Cdp in Telecom - non � la prima volta - si � schierata anche l�associazione dei piccoli azionisti/dipendenti di Telecom. Il presidente Asati, Franco Lombardi, ha invitato Vivendi a condividere con la Cdp il progetto di sviluppo della banda ultralarga. �Il raggiungimento degli obiettivi dell'agenda digitale europea - sottolinea Asati - richiede la promozione delle pi� efficaci sinergie tra il pubblico e il privato e non la duplicazione degli investimenti sulla rete. Una strada potrebbe essere l�ingresso di Cdp nel capitale di Telecom, magari attraverso il conferimento di Metroweb. Questa operazione contribuirebbe certamente ad accelerare la realizzazione della rete in fibra nazionale, tanto auspicata dal Governo, ma anche, e soprattutto, ad assicurare, attraverso il ruolo di garanzia di Cdp, la protezione da speculazioni finanziarie, di asset strategici per la difesa nazionale�.
Antonella Olivieri - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/6i1LBj |
.jpg){kind=logo}
